BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La nuova classifica di Reporter Sans Frontières è una sentenza durissima: l’Italia scende al 49° posto nella libertà di stampa, tre posizioni in meno rispetto allo scorso anno. E non è un incidente. È il risultato diretto di un attacco sistemico e continuo contro l’informazione libera e indipendente nel nostro Paese”. Lo dichiara Sandro Ruotolo, eurodeputato e responsabile Informazione, Cultura e Memoria nella segreteria nazionale del Partito Democratico. “Il quadro è drammatico: controllo asfissiante sul servizio pubblico, vertici della RAI nominati da Palazzo Chigi, concentrazione degli editori nelle mani di pochi, quotidiani ridotti a megafoni della destra, leggi bavaglio, querele temerarie usate per intimidire le voci scomode. E non dimentichiamo il tentativo di vendere l’agenzia AGI, una fonte primaria dell’informazione, a un deputato leghista, il re delle cliniche private del Lazio e proprietario di diversi quotidiani”.
“E c’è di più: la vicenda delle intercettazioni tramite spyware ai danni di due giornalisti di Fanpage, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino, è un fatto gravissimo. Due giornalisti spiati, due dispositivi violati, zero risposte. Chi li ha colpiti? Perché? E soprattutto: perché il Governo tace? La nuova classifica RSF non tiene ancora conto di questi fatti. Ma bastano da soli a far scattare un allarme democratico”. “In Europa abbiamo approvato l’European Media Freedom Act, che anche se entrerà pienamente in vigore l’8 agosto, è già oggi un impegno politico e morale per ogni Stato membro. E il governo italiano lo sta ignorando”.
“Continuerò a portare tutto questo in Parlamento europeo, dove sto denunciando da mesi il degrado del panorama mediatico italiano. Serve una risposta immediata, serve un monitoraggio rafforzato, serve un segnale forte da Bruxelles. Non possiamo accettare che l’Italia segua il modello ungherese”. “Chi attacca l’informazione, attacca la democrazia. E se il Governo Meloni ha davvero rispetto per la Costituzione e per l’Europa, allora rompa il silenzio e dica cosa intende fare per fermare questa deriva autoritario”.
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